Album: Amore puro

Di quei cento giorni ancora mi ricorderò
che nonostante il mal di testa stavo lì.
Maledetta la tempesta e maledetta me.

Svegliata di notte,
nel buio dell’attesa.
Le mie speranze navigavano la via
sulle note di quella canzone
scritta da noi due,
rimirando all’alba un’emozione
che non perderò mai più.
Confondo bene e male, mai più.
Confondo terra e mare.
Salutando i gesti di un passato
negato all’allegria
sotto l’ombra riparata di una barca
a dirsi addio.
Mi culla ciò che poi sarà
bagnato di malinconia.
Bellezza, incanto e nostalgia.
Mi perdo nell’ostilità
che non mi ha fatto stare lì
e mi ha costretta a dire addio.
E mi ha costretta a dire addio.
Io chiudevo le porte,
paure e fremito.
Cantavo più forte
per fermarti e averti qui.
Sulle note della tua canzone
dedicata a me
che suona nel tuo cuore
nella culla del passato.
E ci scoprimmo a quel bagliore che
chissà se rivedrò mai più.
Se solo avessi avuto più carattere e follia
la tua voce ora sarebbe ancora mia.
Mi culla ciò che poi sarà
bagnato di malinconia
Bellezza, incanto e nostalgia.
Mi perdo nell’ostilità
che non mi ha fatto stare lì
e mi ha costretta a dire addio.
E mi ha costretta a dire addio.
E ricordi fari e fuoco
e sabbia che calpesterai.
Dimmi una bugia però non dirmi che ti volterai.
Ti racconto storie di passioni e giochi persi ormai.
Sappi amore mio che se potessi non ti lascerei.
Mi culla ciò che poi sarà
bagnato di malinconia
Bellezza, incanto e nostalgia.
Mi perdo nell’ostilità
che non mi ha fatto stare lì
e mi ha costretta a dire addio.
E mi ha costretta a dire addio.


(Grazie a Roberta per questo testo)

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