Lui cammina a passo svelto
passi lunghi e molleggiati,
rapidi e musicati

da quella sua voce forte
che suona stamattina
in questa piazza addormentata

puntuale e sempre felice
qualche volta guarda dritto davanti a se’
qualche volta apre lo sguardo blu
cantando ai passanti in ritardo verso sogni spenti

ma che beltà
l’artista è qua
a presentarmi la libertà
l’artista è qua di sabato mattina
a liberare la follia
per chi ha paura di un pizzico della sua

lui non ha richieste particolari
e se provi a domandargli cosa vuole
lui ti dirà sicuro e pieno di sazietà
che non vuole niente
un folle niente

ma che belta’
sarebbe un traguardo
per noi povera gente
a spasso nell’ovvietà
rispondere con quella tranquillità
con un perfetto, maledetto,
estremo, libero niente.

ma che beltà
l’artista è qua
a presentarmi la libertà
l’artista è qua di sabato mattina
a liberare la follia
per chi ha paura di un pizzico della sua

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