Album: Psychobabele
cinque di mattina, non c'è tregua nei nostri cuori 
fuori i treni ciondolando si muovono verso est 
Vera si specchia attenta, non è certa di quel che vede 
										
fare i conti con sé stessi è giocare per barare 
sogna, ancora, l'alba che nasce in città 
nebbia, ancora, quest'alba che nasce in città. 
Nino mi ha scritto ieri, quel soggetto lo fa disperare 
sei sciocco a sentirsi solo, illuso a crederti unico 
racconta il mare oltre le mura, ha già previsto l'orizzonte 
chi cerca terra l'anticipa spesso in sogno, l'anticipa spesso 
com'è potuto accadere 
cristalli rotti di schianto 
una fame una rabbia 
che ha rubato ogni senso 
il tuo maglione rosso ha dato luce vera, Vera 
questa città non è mai stata così bella e io e te 
lasciamo il conto a qualcun altro. 
sogna, ancora, l'alba che nasce in città 
nebbia, ancora, quest'alba che nasce in città. 
l'anticipa spesso in sogno, l'anticipa spesso 
quindi ho scelto di andare 
non spegni un incendio col fuoco 
non c'è tempo, non c'è qui 
presto arriveranno 
quando verranno a prenderci non troveranno oro o pane 
un Modì sfolgorante accoglierà la loro fame 
e toglierà loro il verbo non potranno più parlare 
sogna, ancora, l'alba che nasce in città 
nebbia, ancora, quest'alba che nasce in città.