Album: L'audace bianco sporca il resto

sogno una luna al profumo d'antan ma
non credo più a mille stelle cadenti
sorseggio mate in un bar

il mio umore blu
bagna balere ormai spente

cometa lieve di un affollato salon
passi di tango e la gloria arrivò
io, borgena abel, rubai sogni al destino

mantello del'anima
e il tempo è un foulard
v'è avvolta una lettera che mai spedirò

"Labile è il confine tra la mancanza e la perdita
se non sei qui con me come potrò dirmi sereno?
Raccolgo tutte le notti indizi per una speranza.
ci gioco, e a notte fonda è sempre quella la risposta...
i frutti del mio albero benché maturi... restano incolti
le spine dell'amor fanno a pugni con il sole.
Chiederti di tornare? se non sei mai partita...
mi nutro dei miei sintomi fantasmi in uscita
sfuocati riflessi di una mela proibita."

Nel bar
cadono gli alibi
affogan sterili

nell'aria già intrisa di un sereno lustrar
la luna è in divisa
la boca è il mio mar
il suon del rio nuevo
e Margot lì a guardar
timida luce mancata
sul mio opaco final

e veleggia in là... maturità

mi soledad, giallo crinal
mi soledad
mi sole.

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