Com'è che da mattino, spesso fino a sera, adesso il mio pensiero sei tu.
Non so che hai fatto per rapirmi, so che non ho scampo, ciò di cui ho bisogno
sei tu.
E' così,
è un gioco fatto per perdersi,
amarsi, odiarsi, imparare ad arrendersi,
per poi ritrovarsi negli altri, ma imparare a riconoscerne gli sguardi.
Un gioco di riflessi, incondizionati e complessi, tra gli altri e noi stessi,
(eh!) tocca imparare a fidarsi un pò, e non lasciare che i dubbi allontanino.
Possibilità poi, chi lo sà come andrà dai, quando siamo io e te sai,
dubbi non ho, paure non ho, io davvero non so, non so…
(Rit.)
Com'è che da mattino, spesso fino a sera, adesso il mio pensiero sei tu.
Non so che hai fatto per rapirmi, so che non ho scampo, ciò di cui ho bisogno
sei tu.
Già!
Ed è il motivo che mi spinge a cercarti,
anche solo con la mente spogliarti,
a sognarti,
la semplicità con cui affronti un lavoro duro,
da sola costruisci il tuo futuro,
da sempre, te lo si legge negli occhi,
quante forza metti nei tuoi sogni, e lotti
con quanta speranza poi,
si vede chiaramente quello che davvero vuoi,
l’ho imparato da te, come vivi, le tue emozioni, quel che fai per le tue
passioni.
Dai!
Dimmi come fai, dove trovi quel potere che hai?
(Rit.)
Com'è che da mattinp, spesso fino a sera, adesso il mio pensiero sei tu.
Non so che hai fatto per rapirmi, so che non ho scampo, ciò di cui ho bisogno
sei tu.
Ed ogni tua incertezza, ogni mia debolezza
mi fa imparare ad amare ancora di più,
sei la mia salvezza.
Ed ogni giorno vivilo con me, ma senza più paura, senza rimorsi,
ora non sei più soltanto…
(Rit. x2)
Com'è che da mattino, spesso fino a sera, adesso il mio pensiero sei tu.
Non so che hai fatto per rapirmi, so che non ho scampo, ciò di cui ho bisogno
sei tu.
(Grazie ad Alessandro per questo testo)