Una chitarra da sola per una sinfonia,
tutti i concerti del mondo nella tua suoneria,
che mi emoziona, pensa che storia

Non mi ricordo mai i nomi delle costellazioni
ma riconosco a memoria la luce dei lampioni
mentre disegnano il tuo profilo quando sei in macchina di notte accanto a me...
e ritorniamo a casa, per questa nostra strada
o ce ne andiamo in giro, sospesi in un respiro...
La sensazione di esser salvo anche nella tempesta
e la malinconia che nonostante tutto resta...
Quella canzone,
che sembra sempre che parli di noi e procediamo incerti,
coi nostri pugni aperti o ce ne andiamo in giro sospesi in un respiro
Come un secondo prima di vederti, lampo di vita
che entra nei miei occhi aperti, col tuo bagaglio di promesse senza parole,
come se tutta la mia vita fosse nel tuo nome...
Come quel sabato sera, che non ti conoscevo ancora,
poi siamo stati insieme,
proprio come nelle favole
e nelle storie vere
proprio come nelle favole
e nelle storie vere

La sentinella piazzata fuori dal mio cuore,
forse era solo distratta e non ti ha visto entrare, e meno male
pensa che cosa ti saresti persa,
il più incredibile spettacolo di un uomo che,
pensava di essere da solo e poi ha incontrato te...
e adesso ha un impero e l'universo intero...
e tu la mia regina, nobile contadina,
e ce ne andiamo in giro, sospesi in un respiro,
come nell'attimo in cui ti ho baciato,
con quel sapore di mattino fresco di bucato,
col tuo bagaglio di promesse senza parole,
come se tutto il mio futuro fosse nel tuo nome...
come quel sabato sera, che non ti conoscevo ancora,
e poi ci siamo messi insieme,
proprio come nelle favole e nelle storie vere
proprio come nelle favole e nelle storie vere
proprio come nelle favole e nelle storie vere
e nelle storie vere
e nelle storie vere

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