Album: L'apparenza
E poi
di che parliamo
di come per favore hai fatto
se non ti dispiace replicarlo
quel gesto quell'insieme
di cose e di non cose
che accadono una volta
e quindi possono
ripetersi a richiesta e non per caso
in cambio ti rifaccio il mostro
mi tolgo le foglie dalle dita
il vento pettinato ritorno ai connotati riprendo i miei colori
a mano libera
e meglio puoi vedermi
allontanando
e poi
di che parliamo
trasvola sopra l'ultima papilla la farfalla e la lingua la spilla
e ripeschiamo l'oh dello stupore col quale incorniciamo
il fragile leggero di quel che non diciamo
e poi
di che parliamo
di come sei tracciata appena
su carta o traspari in filigrana
trapassi le pareti
solletichi anche l'aria
ma un gesto un solo gesto
ti torna solida
un gesto che è richiesta e non è caso
in cambio non invento niente
mi butto di sotto o non mi butto
mi sto distrattamente sfrenando dal mio posto proietto il bell'aspetto
mi tramo intrecciami
e puoi vedermi meglio
allontanando
e poi
di che parliamo.
Nel libro d'avventure saltiamo le parole e le figure.