Correre felici sui declivi io e te,
con gli stivaletti a punta barcollare
finchè noi ci tuffiamo in un cespuglio

con grida sceme e all'unisono.
Molestare i fiori con la schiena
che tu hai baciato poco prima, fra le scapole.
E poi salutare insieme il cielo
lassù con occhi che si adorano.
Quindi andare a ovest:
la taverna lo sai, è lì che aspetta
il sole scende giù
e io con un bicchiere in mano,
in posa per te, fingendo solitudine…
eppure il messaggero sarò della futura inquietudine.
E ancora correre spostando l'aria
come hanno fermato queste foto di anni fa.
E ancora ridere leccando l'aria…
la ricordo bene, quella estate magica.
Ecco qua lo scatto dove abbracci anche lui
con ingenua affettuosità…
vanno ancora bene gli affari
e con l'amore come dicono?
Io non ti ho mai più pensata,
ma so che i tuoi bambini crescono.
E ancora correre spostando l'aria
come hanno fermato queste foto di anni fa.
E ancora ridere leccando l'aria…
la ricordo bene, quella estate magica.
E ancora ridere...
e ancora...
e ancora...
e ancora correre...
e ancora...
e ancora...
e ancora ridere...

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