E se in Europa io non ci volessi andare 
Coi vostri capi da grattare 
I parametri da rispettare 
										
E le frontiere da cancellare 
E se in Europa io non ci credessi 
Allo sviluppo dei vostri processi 
Alla lira che scende e che sale 
Ma i nostri dolori restan sempre gli stessi 
Non sta all'Europa determinare 
Quest'anno quanto il grano vale 
E dal latte di un animale 
Quanti litri ci dovranno bastare 
Quanto zucchero e quanto sale 
In quegli occhi di contadino 
Passeggiano il fango e il suo destino 
Ma non li vede nessuno 
Ma quest'Europa che la fate a fare 
È solo di banche e di parole 
È un guinzaglio stretto bene 
Al collo del popolo e della nazione 
E se in Europa non ci volessimo andare 
Per un diritto ben più naturale 
Quello della Patria quello del pane 
Quello di poterci conservare 
Non sta all'Europa stabilire 
A quale croce ci dobbiamo affidare 
La gradazione del colore 
Della mia pelle prospettiva 
Sarà buona o sarà cattiva 
Se dal corpo di una madre 
Potranno uscire ancora altri figli 
O soltanto sbadigli 
Ma se l'Europa sarà solo usura 
Ed è per questo che non la vogliamo 
E voi conoscete solo la paura 
Allora sappiate noi non ci stiamo 
Ma se in Europa non ci voglio andare 
Il Fondo Monetario Internazionale 
Certamente lascerà obiettare 
Esiste il bene esiste il male 
Non sta all'Europa stabilire 
Di che morte dobbiamo morire 
Di che carta è la mia moneta 
Ciò che permette e ciò che vieta 
Ciò che ci sfama ciò che ci disseta 
Se dai corpi di una Nazione 
Nascono note di un vecchio inno 
Di una vecchia canzone