Soffuse si adagiano le luci si lasciano
Cadere sul colore delle matite
Terrazzi e finestre aperte all'Agosto

Dei lavori in corso e dei cantieri

Sui muri tra le ombre scorrono le carte del mondo
La scrivania gli appunti sul foglio il piano e il suo silenzio

Per chiudere tutto per chiudersi dentro

Camminavi senza buoni mensa per pagare il pranzo
Tra il caffé alla torrefazione
Tra l'odore dei mercati
Vicino alla stazione centrale

E hai scelto perché hai voluto scegliere
Se credere che l'ideale sia il miglior modo per non cadere
Ma le strade ti ossessionano le strade sono un incubo
Che ti feriscono al risveglio che ti costringono al ritorno

E a chiudere tutto e a chiuderti dentro

E cammini credendo al gioco delle tre campane
Tra chi nella strada ha scelto di giocare
Tra i fritti e i banchi delle olive
Senza i megafoni e i suoni delle parole

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