Album: Max Gazzè
Povere vecchie sbandate
perse nella mia chitarra
percorsi paralleli di comune accordo
in cerca di suoni speciali
attenzione attenzione
vi presento il numero delle corde musicali
povera piccola vocale
si difende come può
dall'oltraggio di troppe consonanti amareggiate
dal miele minore
di voler far poesia
per sfuggire alla violenza della mia immaturità
poveri pennelli abbandonati dietro la televisione
non vi scorderemo mai
con le vostre impertinenze di macchie colorate
rimaste sulle dita
una sublime eredità
non vi scorderemo mai
povero viso segnato dalla smorfia del sorriso
o dalla scena finale
sei bravo lo stesso non badare al silenzio
quando il pubblico scalcia
scalcia e se ne va
tu non puoi fare di più
portami oltre il vedere
dalla parte del clamore
che fanno le cose inanimate quando l'uomo è voltato
ecco la mia vita di lavoro e di antipatica sapienza
te la cedo volentieri
non fa proprio per me
io preferisco così...
io preferisco così...
io preferisco così...
io preferisco così...
io preferisco così...
io preferisco così...
io preferisco così...
io preferisco così...