Per Ante.. (il grande poeta dei Balcani)
Era una finestrella sbarrata da una tavola di legno, l'unica presa d'aria della cella
L'uomo si abitua all'ombra!

A mezzogiorno, in piedi sulla branda, si allunga la fessura della luce..
..meno di un rigo, un verso, breve, passa sulle palpebre degli occhi..
C'è un nodo nel legno che lui tocca con l'unghia e con il tempo..
con la punta dell'unghia e del tempo.. all'uomo serve un gioco nella cella..
un giorno, il nodo cede, fregato dall' unghia, amica del tempo, che ricresce ogni giorno,
il nodo cede..
si toglie come un tappo di bottiglia e nel suo collo passa uno zampillo di luce dritta, liscia, si allarga a terra e allaga il pavimento..
il prigioniero Ante ci si mette scalzo e ci si bagna i piedi…
è un anno che non esce di cella.. niente cortile…aria..
un anno che la porta è uguale al muro, che la porta non porta da nessuna parte.. un anno..
..strizza gli occhi.. il sole dentro il buco è un' arancia tonda nella mano;
i piedi si strofinano fra loro.. come due bambini la prima volta al mare..

i piedi di Ante Zemljar..

Ante Zemliar, comandante di molto partigiani.. congedato col merito della vittoria in guerra e adesso chiuso dagli stessi compagni suoi.. nemico della patria..
nemico lui, che l'agguantata al collo…l'ha scrollata dagli eserciti invasori…fiume x fiume
dalla Neretva alla Drina...con i calci della fame..
senza portar via nemmeno una cipolla ad un contadino,
perché è così la guerra partigiana..
nemico.. lui..
l'hanno tolto da casa.. da Sonia di due anni, che sa gridare già “lasciate il mio papà!”..
adesso.. si, voi siete i suoi nemici..

Ante sa le percosse..
sa che un pugno da destra lascia sangue sul muro di sinistra e viceversa..
un pugno dritto in faccia lascia sangue a terra..
ma c'è la novità.. qui le botte riescono a lasciare il sangue sul soffitto;
c'è da imparare sempre circa le vie del sangue e dei colpi ingegnosi dei gendarmi.
Ante conserva il nodo.. lo rimette nel legno.. la guardia non saprà.. il sole non ha spie;
s'infila svelto e poi non lascia impronte..
pure se perquisisce, la guardia non può dire “qui c'è stato il sole, sento il suo odore” ..
il sole non è un topo..
pure se ne finisce molto in una cella, nessuno si accorge che fuori manca un raggio,
che la conduttura del sole ha un buco.. che perde luce da un nodo di legno..

Ancora un po' di mesi..
Poi glielo daranno il sole.. tutto in una volta.. sulla schiena, peggio dei colpi di bastonatura;
sopra l'isola nuda a spaccar pietre.
Ante..il prigioniero Ante ha conservato il nodo..
qualche volta, lontano dalla guardia, lo punta contro il sole e si procura un'ombra,
sopra l'isola nuda a spaccar pietre bianche e poi a gettarle in mare..l'Adriatico..
perché la pena è pura.. non ha valore pratico..
.. e il mare non si riempirà..

(Grazie a Giuseppe per questo testo)

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