(M. Menna - P. Nanni)
Stelle che tornano ogni inverno a disegnare il cielo
nel blu così lontano
l'iride tua un poco gli assomiglia nel profondo quasi nero
e ancora più lontano
piccola Alice c'è un pasto magro oltre lo specchio
so che ti costerà parecchio
ti costerà
profumo d'edera che intreccia il disegno
che possa crescere sul sasso e sul legno
Invece muterai la notte mostrando le tue insegne
illuminando a giorno
è un'eco di luce che riflette il buio in cui si spegne
per non guardarne il ritorno
piccola Alice graffio di vita sulla strada
ti costerà comunque vada
ti costerà
ma tu sorridi e ti sollevi un po' la gonna
e scopre una bambina il gesto di una donna
Eppure mi hai trafitto il cuore rubandomi una freccia
dalla faretra del dolore
pietà su un rantolo d'amore che ha aperto già una breccia
donando al grigio il tuo colore
piccola Alice sulla ferita del mattino
ti riconoscerò vicino
ancora un po'
gioca il destino dove non entrano parole
e ti porto negli occhi come gocce di sole
Stelle che tornano ogni inverno a disegnare il cielo
e il blu è così lontano