Sono stanco, stanco morto, non so perché, dormo sempre e son sempre depresso.
Giro e mi rigiro in mezzo al buio più nero, poi scendo angosciato dal letto.
Vorrei tanto dirti tante cose, però il cellulare chissà dove l’ho messo.

Cerco di calmarmi, fumo due sigarette, ho finito già un altro pacchetto.

Sento un vuoto dentro che cancella ogni senso di vita e mi sento già vecchio.
Avrei voglia di valori veri, ma oggi i valori van tutti nel cesso.
Apro e chiudo gli occhi, ma non ci riesco più a riconoscermi davanti allo specchio.
Questa società non fa per me e i miei pensieri, pian piano, si staccan dal resto.

Vanno verso posti liberi,
dai contorni senza limiti.
Prati e oceani irraggiungibili.
E mi perdo in mezzo agli alberi.

Forse, anzi sono sicuro che
potrei esser felice soltanto se avessi qui te.
E correre in un campo di grano.

Questa terra è in un’eterna guerra, lo vedi ai tg o sui libri di testo.
E mi spiace ma, per il momento, non riesco a impegnarmi per un mondo diverso.
Credo sia più giusto debellare anzitutto la guerra che ho dentro me stesso.
E pace solo nei pensieri la troverò, perché ai sogni miei tutto è concesso.

Sogno posti quasi magici,
dai contorni incalcolabili.
Mille suoni, mille immagini.
Sono un fiume senza argini.

Forse, anzi sono sicuro che
potrei esser felice soltanto se avessi qui te.
E correre in un campo di grano.
Forse, anzi sono sicuro, si.
La pace potremo trovarla soltanto così,
tra un girasole ed un tulipano.


(Grazie a Lorenzo per questo testo)

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