Le nubi cedono il posto, questa sera,
a una voragine dentro al cuore e all’atmosfera.
Da oggi nulla sarà più com’era,

la speranza ci abbandona, resta solo una chimera.
Fabrizio non c’è più. Al suo funerale
centinaia di persone stanno mute ad osservare.
C’è in prima fila il giovane generale,
con la giacca agli occhi azzurri non più uguale.

Come gli altri, veste pure lui di nero.
Marinella sta piangendo dietro al velo.
Ed il villano e Madama Dorè
stan consolando Don Raffaè, che non può più bere il suo caffé.
Ora Fabrizio dorme sepolto davvero,
in quel campo di papaveri, dove riposa anche Piero.
E adesso l’uomo in fondo alla valle è, come gli altri, di pessimo umore
e ha la divisa di un nero colore.

E se guardi più lontano, vedi il chimico ed il nano,
accanto a Re Carlo, con la spada nella mano.
Ci son pure l’assassino e il pescatore,
all’ombra dell’ultimo sole, mentre Jones il suonatore
sta in disparte e suona col trombone
il suo ultimo pensiero, la sua ultima canzone.
Ed ora Angiolina non più cammina, ma se ne sta triste, seduta vicina
alla puttana ed alla bambina.

E Via del Campo resta in silenzio, mentre risuona stanca nel vento
la voce di Tito, del suo Testamento.
La Città Vecchia adesso resta deserta, Bocca di Rosa ha una faccia diversa,
ora la gioia che aveva l’ha persa.
Ora anche Andrea s’è perso, s’è perso davvero,
non sa tornare e, come fare, resterà per sempre un mistero.
Ma il giudice sta consolando il gorilla, perché una stella nel cielo ora brilla,
più luminosa di una scintilla.

E se guardi più lontano, trovi l’ottico e l’indiano,
col suo arco e con le frecce nella mano.
Ci son pure i due gendarmi e il pescatore,
all’ombra dell’ultimo sole, mentre Jones il suonatore
sta in disparte e suona col trombone
il suo ultimo pensiero, la sua ultima canzone.
Ed ora Angiolina non più cammina, ma se ne sta triste, in piedi, vicino
alla puttana ed alla bambina.

E se guardi più lontano, troverai quel tipo strano,
con gli occhiali ed il microfono alla mano.
Sta cantando ad occhi chiusi le parole che lo portano a guarire
e fanno sì che il suo dolore in un istante se ne va.

(Grazie a Lorenzo per questo testo)

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