Le strade a Barcellona sono strane,
sembra un grande carnevale, che dura all’infinito.
Ma nella notte è sola come un cane

e trovi il pianto e il male, nascosti dietro un dito.
Ad Amsterdam le strade son canali,
appaion tutte uguali, tra i tulipani è festa.
Ma stan suonando a morto le campane,
tra droghe e tra puttane, mi fa già mal la testa.

Dagli archi di Parigi, alle sponde del Tamigi
ho incontrato giorni grigi e sai perché?
Ulisse me lo disse: “Giri il mondo e resti triste
se non trovi un’ Itaca dentro di te”.

Atene, tutto sembra andare bene,
poi, di notte, le sirene mi assordano le strade.
Ed Istanbul mi appare un gran mercato
che rende colorato un mondo che decade.

Ulisse me lo disse: “Giri il mondo e resti triste
se non trovi un’ Itaca dentro di te”.

E mille aerei sopra la mia testa,
stan sorvolando i fiumi e le città.
Stasera c’è chi muore e chi fa festa.
Qualcuno arriva, un altro se ne va’.

Il grande caos di Roma fa sgomento,
ma poi taci e c’è il silenzio, sovrano della notte.
Il faro di Lisbona resta spento.
Stasera non mi sento di andar per nuove rotte.

Dagli archi di Parigi, alle sponde del Tamigi
ho incontrato giorni grigi e sai perché?
Ulisse me lo disse: “Giri il mondo e resti triste
se non trovi un’ Itaca dentro di te”.

(Grazie a Lorenzo per questo testo)

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