Album: 9

Scende il mostro della sera
Nell'arena nazionale
Ed ognuno si connette
Al suo sogno artificiale

Una doccia profumata
Segue guerra con lo specchio
E la scarpa, quella giusta
Per poi dare un po' nell'occhio

E' già il terzo aperitivo
E sembra ancora una tisana
Preludio all'agonia
Del fine settimana.

Esce musica fetente
Dalla porta di un locale
E scosciate reginette
Che si affannano ad entrare

Gambe lunghe come aironi
Trasparenti da digiuno
Affonderanno i tacchi a spillo
Dentro i sogni di qualcuno

E' una notte di movida
E folli desideri sparsi
Che la vita è troppo breve, amore
Per accontentarsi.

Ragnatele di tubi al Neon
Luci gialle a Incandescenza
Sotto un cielo Rosso-Viola
Che trasuda incoscienza

C'è uno spacciatore nero
Che alza più di una Puttana
Sul suo marciapiede stretto
C'è una lunga fila indiana

Esce un tipo allucinato
Dalla Metropolitana
Lui stanotte si è imbiancato sì
Con una cerbottana!
Nell'Eutanasia del fine settimana.

Dal terrazzo al terzo piano
C'è un'intrepida signora
Che sta urlando "Io vi ammazzo"
Credo almeno da mezz'ora

Vorrei dirle che ha ragione
Ma in fondo lei non può capire
Che già questo, tutto questo,
Non è forse un po' morire

Nel delirio occidentale
Per chi suona la campana
E' l'eutanasia del fine settimana.

E' l'eutanasia del fine settimana.

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