Album: Gli eroi non escono il sabato
Stupide battute lungo i marciapiedi
vi rido in faccia per educazione
neologismi ironici che non comprendo mai
costruiamo un ponte per la stupidità.
E tu torni, non torni da me
beviamoci un caffè.
Spregevoli dibattiti,
al posto del petrolio
non potrebbe terminare la saliva?
Esclamazioni classiche
abbiamo gli anticorpi
ma è pur sempre anestesia che se ne va.
E tu torni, non torni da noi,
non siamo noi gli eroi.
Disincanto dentro gli
auto-bussi forte in me,
ti apro ma non c'è
spazio per te.
Villaggi cibernetici e status decadenti
per fare galleggiare la personalità,
sulla via del centro scompartimenti stagni
che ci ostiniamo ancora
a chiamare "società".
E tu dormi, non dormi con me,
lo spazio non c'è.
Agenti psicopatici del Sabato mattina,
metti in quarantena la razionalità.
Politici psicotici,
dentisti spaventati,
arrivederci amore, alla prossima realtà!
E tu sogni un sogno che noi
capiremo poi.
Disincanto dentro gli
auto-busso forte in te,
mia apri ma non c'è
spazio per me.
(Grazie a Serena per questo testo)