Album: L'ultimo dei Nobraino

Ti scrivo ettolitri di endecasillabi
pensarti tutta quanta è quel che un uomo vuole,
e a furia di desiderarti, di descrivere le parti del tuo corpo

m'hai ridotto a uno scrittore

Son bella un rudere
la barba pizzica,
questa camicia se ne andrebbe volentieri in tintoria da sola,
se potesse, lo farei io ma non posso,
non adesso che ho da scrivere di te

Serve l'amore
per scrivere miliardi di poesie
piene di rose e di tutte quelle altre smancerie
analfabetiche rime senza originalità

Serve l'amore a rendermi ridicolo per te

E suonano alla porta,
sì, ma non mi importa, squocerò la pasta, brucero' il caffè
voglio stare qui a crearti a disegnarti ad affogarti nell'inchiostro delle rime e dei cliché

Mi metto in posa là sulla mia scrivania
e con la punta della penna con grandeur,
ma è una biro da due soldi
di una cassa di risparmio che è fallita proprio qualche giorno fa

Serve l'amore
per scrivere miliardi di idiozie
piene di rose
e di tutte quelle altre smancerie
analfabetiche rime senza originalità

Serve l'amore a rendere creativo pure me

(Grazie a Marco T. per questo testo)

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