Che gran maestro che è il fiume
che nasce ed è già perfetto
scava da solo il suo letto

che lui disegna da sé
e quando provi a domarlo
lui non si lascia imbrogliare
travolge e diventa mare
e allora pace più non da
che gran maestro che è il fiume
quando si lancia nel vuoto
senza pensarci due volte si lascia andare schiumando arrotondando la pietra
come se fosse scultore
come se fosse poeta
che senza piangersi addosso lascia le opere sue all'acqua che verrà
che gran maestro che è il fiume
quando cancella le orme
del fuggiasco e della volpe
e dà da bere ai cani che inseguono
che gran maestro che è il fiume
che tiene l'oro nel fango
regala un altro tesoro
e dà da bere ai lupi che ballano
che gran maestro che è il fiume
quando cancella le orme
del fuggiasco e della volpe
e dà da bere ai cani che inseguono
che inseguono
e fa specchiare la luna
nella sua acqua che tremano
come criniere nel vento
le voci di un canto
che il fiume raccontano
come
come se fosse scultore
come se fosse poeta
come se fosse scultore
come se fosse poeta
come se fosse scultore
come se fosse poeta
come se fosse scultore
come se fosse poeta.


(Grazie a PaolaNasca per questo testo)

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