Che parvenza di felicità
Sia la stella o la voce di Allah
Lo sapremo dal vento che cosa sarà
E Patrizia nel bosco era stanca e perduta
Cercava l'incenso e la vita sognata
Ora viaggia da sola, la strada la sa
Fra le lucciole e l'oscurità
Fra gli esordi e la celebrità
c’è un disegno d'immenso che fine non
ha
E gli amanti hanno sete
E le bocche chissà
che biglietto faranno per l'eternità
Infinita è la notte sulle città, sul
mondo
Vicino il buio, profondo il cielo
Infinita è la notte sugli occhi chiusi,
stanchi
Sul mare aperto, sul tuo respiro
E fra il parto e la mortalità
Fra la colpa e la divinità
c'è quest'algebra folle che senso non
ha
Ma ci spinge a guardare, a guardare
aldilà
A comprendere l'uomo, ad averne pietà
Infinita è la notte sulle città, sul
mondo
Vicino il buio, profondo il cielo
Infinita è la notte sui portici e le
chiese
Sulle anime spezzate, piegate al gelo
Infinita è la notte su te che piangi
e ridi
E ridi e piangi e dici parole antiche
senza età
Infinita è la notte sulle città, sul
mondo...
Tra la vita e la morte ritornerà domani
a farci male, cristallizzato sale ...
A farci male
illimitato mare