Eccoli fermarsi in piedi 
Intorno al tavolo di alluminio 
Arrivano in silenzio, si sparpagliano 
										
Qualcuno schiarisce la voce, 
nessuno ha una frase opportuna 
Si tratta solo di guardare 
Un ragazzo è morto 
Il viso è stato risparmiato 
L'hanno pulito, l' hanno asciugato 
e addosso gli hanno appoggiato un lenzuolo duro 
Il padre non capisce niente, 
sta fermo con le mani in tasca 
Le mani sono grosse, 
di buccia, di scorze, 
di unghie sporche 
Lavorerà al mercato o guida un camion, forse ha 
una pompa di benzina 
Sembra uno che ha preso molto freddo 
che è uscito sempre presto la mattina 
Ha una vena piena in mezzo alla fronte 
che spartisce e attraversa le rughe 
E gli occhi rossi rossi rossi rossi ... 
Il padre non capisce niente 
La madre non smette di guardare 
E' che la morte non si fa capire, 
da appuntamento e non si fa trovare 
A spaventare e' il rumore dell'incidente, 
la carne rovesciata bianca 
ma quella è ancora vita , che si dimena, 
è poco da vivere ma ancora ne manca 
Il ragazzo qui davanti non fa paura, 
semplicemente non si sa che dire 
E' troppo presto per capire che si capirà 
improvvisamente, 
senza vedere 
Un citofono che non suona 
Un suggerimento che non arriva 
Una porta che non sbatte 
Ciabatte da piscina 
Una ricetta con un segreto (.. forse la buccia di limone) 
Un bigliettino giallo al vetro, 
un cellulare, un nome... 
Il padre non capisce niente 
La madre non smette di guardare 
Il padre non capisce niente 
La madre non vorrebbe mai andare.