Franco e Ciccio occhi annebbiati dal vento
Dal nero vino dall'ultimo arancino
Lascian la festa in piazza per mettersi in cammino 
										
verso la spiaggia
Scampoli d'oro di fine estate 
e luci gialle scontornate
Profumo gelsomino, notturno siciliano 
estatica stanchezza
E vento, che accarezza
Franco e Ciccio, la luna piena
E i brividi alla schiena
Alle lampare, gli sguardi fissi luccicare
E poi d'un tratto, un fiato nero dagli abissi d'acqua salata
Occhi sbarrati sulla sirena 
franco e ciccio disarmati
Squame d'argento 
e un volto adatto a ruoli intensi emerge bianco
Dal mare
 dal mare
Vive di incastri 
La vita come la magia di certi incontri
Viaggia per mare
La barca in secca che li ha visti naufragare 
E danzare, cantare.
(Grazie a Marco per questo testo)