In quel giardino
i sogni di un bambino
viaggiavano lontano

se c’era una canzone
Sopra una foglia
lui disegnava il mondo
e immaginava il mare
con una vela in fondo
E l’atmosfera che sentivo
era un po’ più sincera e spensierata
mi divertivo anche con poco
non so se l’ho vissuta o immaginata
Com’era vera
la fiaba della sera
sul comodino il lume
sembrava un gran lampione e poi
Ricordo Mario
l’amico del cortile
che patto per la vita io e lui
le mille figurine tra di noi
non si trovano più

(Strumentale)

Ma adesso i segni
le rughe sul mio viso
rivelano emozioni
anche senza parole
Quanti peccati
da te mai perdonati
pregavi perché fossi io
un figlio giudizioso
Era la voce di mia madre
dimenticata come un vecchio disco
era la vita che volevo
ma solo oggi vedo e lo capisco
E viene sera
ancora come allora
a differenza che ora
non ho paura no non più
Rivedo Mario
frequento sua sorella
lui si è sposato e ha due figli sai
e intanto il tempo passa tra di noi tempo che non ci fu
tempo che non ci fu



(Grazie a Tiziana Furma per questo testo)

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