Album: Gli anni miei
La grande stella stava attenta in cielo,
guardava gli uomini del mondo intero
e sulla rotta non mandava luce
era lì ferma nell'immensa pace
e tutto stava lì da un tempo eterno, senza inferno.
A noi dispersi disegnava un porto
ed era notte sopra a un mare perso.
Navigavamo oltre Gibilterra
cercando un angolo su questa terra.
Una speranza forse solo un sogno, un bisogno.
Quando l'ancora la corsa fermerà, una nuova conoscenza sfocerà.
Il capitano stava ritto a prora
e aveva un tuono chiuso nella gola:
il desiderio di potere urlare,
gridare terra è finito il mare.
Per fare a nuoto l'ultima barriera da varcare.
Ma nella stiva c'era tanto posto
ed imbottirla il fine ad ogni costo.
Non vedevamo il sangue sul cammino
ma volevamo uccidere il destino
con l'illusione di poter barare per contare.
Quando l'ancora la corsa fermerà, una nuova conoscenza sfocerà.
E giunse terra come un gran
d'oro
e giunse gente priva del perdono.
Facemmo loro croci di speranza
ma regalammo un lutto in ogni stanza.
Lasciammo Chiese in cambio di un tesoro,
tutto d'oro!
Tornammo a bordo sulla vecchia traccia,
la delusione ci segnò la faccia,
sedemmo stanchi intorno al capitano
e sulla tolda stava il cappellano.
Le gole gonfie fino a farci male nel cantare.
Quando l'ancora la corsa fermerà, una nuova conoscenza sfocerà.
Quando l'ancora la corsa fermerà, una nuova conoscenza sfocerà.
Quando l'ancora la corsa fermerà, una nuova conoscenza sfocerà.
(Grazie a Dante per questo testo)