Album: Tra me e me
(P.A.Bertoli-G.Brandolini)
Correre, correre, correre, correre
Con la mente correre verso nuove strade
Che non sono strade ma sentieri duri
Con davanti case che non sono case
Ma soltanto muri bianchi in pieno sole
Che ti acceca gli occhi, che ti fa sudare, che ti fa soffrire, piangere, cadere
Ti fa bestemmiare come un carrettiere e ti asciuga i sogni sparsi nelle vene
Fa dimenticare quando stavi bene, ti cosparge sale dentro alle ferite
Che ti impone regole mai esistite
E tu sei lontana, e tu sei lontana
Ridere, ridere, ridere, ridere
Come un matto, ridere della mia vita
Che non è una vita, è una luce spenta
Che mi lascia al buio solo qui a lottare
Con la mia coscienza piccola bastarda
Che non mi da pace, non mi fa frenare
Non mi dà più il tempo di giustificare quello che ho sbagliato e non vorrei rifare
E mi da un'immagine di derisione
E mi mette a parte del mio fallimento di una tirannia senza ribellione
D'una foglia morta che è in balia del vento
E tu sei lontana
Il fuoco non risponde, se non lo accendi tu
Mi sento troppo solo
Io non esisto, non esisto più
Mi sembra di impazzire
Io non esisto, io non resisto
Stringere, stringere, stringere, stringere,
Con i denti stringere fino a sentire male
Che non è poi male se ti può servire
A sentirti vivo per trovare la forza di non annegare dentro a un'indecenza
Di giornate piene da dimenticare, di giornate vuote tutte da riempire
Con insofferenza che mi fa morire
E tu sei lontana
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