Ti chiamo col nome del mio sentimento chiamando mi accorgo che è spento
Ti chiamo coi nomi dei più vecchi giorni ti chiamo ma tu non rispondi
Ti chiamo col nome dei sogni infantili i miei tintinnanti monili
Ti chiamo e ti parlo ma senza parole si abbracciano e muoiono al sole
Ti mostro la lista dei miei desideri in cui fino a ieri tu c'eri
Ti parlo e ti aspetti parole d'amore ma da offrire ho soltanto rancore
Mi perdo dentro ai giorni scordo ogni ricordo di me
Come la corda che tendo mi protendo e disattendo
Le tue attenzioni in bianchi pantaloni li sottraggo al tuo sudore
Non mi curo del tuo cuore ma di quello più indefesso
Dove ho appeso il volto adesso respirare qui non posso
Tra i filati bianchi e afosi tuoi sospiri rumorosi e quatti
Già ferisco con ritratti ingenerosi ti scolpisco di parole
Atte a farti dondolare sulla linea tra il dolore e l'oscuro tuo candore
Balla e fa l'amore al diavolo il dolore a morte le parole
In culo ad ogni tentazione di tristezza la regola sarà l'ebbrezza
E bruci l'amarezza bruci la tua misera amarezza
Tu che ti sei presa una bella licenza su questo mio cuore impazzito
Sulla mia pazienza la mia indipendenza su questo mio orgoglio ferito
Immagino bene quegli occhi vogliosi guidati da spasmi golosi
La loro stanchezza non sarà abbastanza per quella tua bionda pietanza
Io quasi le vedo le mani gelate dei loro eleganti attentati
Ti toccano il dorso e a te non dispiace
pentirsi o saperli saziati?
E tu dirai di sì perché è una sottile alchimia
Di distanza e tenerezza sesso ed accondiscendenza
L'esercizio del potere di saper condizionare con dolcezza il mio dolore
Di poterlo controllare e poter decidere di me
Traendone quella soddisfazione che neanche l'attenzione più segreta
Sa sortire in te che non mi puoi impedire di godere a disprezzare
Ogni gesto anche banale ogni minima questione mi accanisco con amore
Posso farti male posso farti male posso conservare tutte le parole
Che distratte e astiose mi hai confezionato posso conservarle come pietre preziose
Io le voglio accudire come figlie nel ventre e poi restituire come colpo di grazia
Quando sazia di odio tu ti maledirai e non sarà abbastanza non sarà abbastanza
(Grazie a elena per questo testo)