Scorteccio i miei silenzi
adatti all'ora
nell'indomabile vuoto che si sbianca


speranze prorompenti
nel perduto stupore
restano invadenti
le alterità


vibra, su di me

piango e non mi reggo
mentre la luna dirada
sulla tiepida notte
sinuosa

speranze prorompenti
nel perduto stupore
restano invadenti
le alterità

vibra, su di me

... è un ricordo soffice
che consuma l'anima
... è un'attesa lunga che
non sa fermare

quello che un tempo
faceva di noi due un tempio

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