C'è chi chiama il suo gatto micio vieni qui
E poi considera lo sfratto l'esempio urbano del potere
Chi risolve nel dovere l'impegno sugellato
E ritrova nel gelato l'esempio alto del piacere
Chi schifa la guerra con il cuore grosso
Ma produce battaglie ogni sera e lancia sfide al semaforo più rosso
Dio mi guardi dal giudizio
Io per primo ho avuto il vizio
Di doverlo immaginare
Ed averlo poi confuso
Con un tizio sulle scale
Che ripete "ogni uomo è nato uguale"
Uguale tuo nonno
La sardina non è un tonno
E meno male meno male e meno male meno male
E meno male meno male e meno male meno male
Controllato dall'alto il gradimento sale
Si rinuncia alla causa dei pochi e pare sia il male minore
C'è chi muore una volta è quella lì che vale
E chi cambia la faccia ogni giorno tanto è uguale tanto è uguale
Dalla corsa dei soldi mille corse vane
La necessità è contante ma il bisogno va a puttane
E meno male meno male e meno male meno male
E meno male meno male e meno male meno male
La sardina non è un tonno
Si la scatola è un po uguale
Capitone per Natale
E le frappe a carnevale
Io dimentico il giornale
E un politico risale
La corrente che lo porta al Quirinale
Pensa solo fossi uguale
A chi è andato sulla luna
A chi vuole un'altra vita
E la chiede alla fortuna
O al postino che mi porta
Un'altra volta un'altra multa da pagare
Ma il tonno non è un eroe
Vive il rosso di mattanza
Anche chiuso in una stanza
Lo squalo è lo squalo
Dal primo istante di vita
E la balena lo sa
Che malgrado i giapponesi non è mai finita
Anche l'acqua fra i pesci
Sembra di un solo colore
Così pare a questi occhi
Ma anche l'acqua non è uguale
E meno male meno male e meno male meno male
E meno male meno male e meno male meno male