Album: L'appartenenza
"...eh si che c'avevo creduto
di tenerti per mano un giorno
e passeggiare senza vergogna
con la fierezza di chi si bagna
della pioggia di mezza stagione
e che ti sorprende al ritorno
di una corsa a ritroso nel prato
di cio' che noi chiamiamo passato.
Io si c'avevo creduto
ed era bello immaginarsi migliori
era bello fermarsi al tramonto
davanti a una sinfonia di colori...
tutto sarà tenerezza ,
laddove la giustizia è tenerezza
e il tuo sorriso è un lieve pensiero
il peregrinare lento d'un veliero.
Io si c'avevo creduto
a un mondo dove si uniscon le mani
da terra a terra queste mani
nel sacro fuoco degli altipiani
in mezzo ai grattacieli
alle fabbriche delle illusioni
fra le pagine dei vangeli
fra le lacrime delle passioni.
Io si che c'avevo creduto
fino al pianto stremato d'un cane
che ha smarrito la sua strada
nel vento di mille buriane.
E adesso godo queste stelle
come l'ultima primavera
che si congeda dai suoi fiori
con un temporale a mezzasera.
Amore mio dimmi cosa vedi ancora
Amore mio dimmi se tu aspetti ancora..."