Album: Pinocchio
"... e proprio tornando a casa, Pinocchio incontra di nuovo Gatto e Volpe che, fingendo stupore e comprensione, lo stanno ad ascoltare mentre racconta della sua terribile avventura della sera prima, del brutto incontro con gli assassini che avevano cercato di derubarlo, di come si era salvato e di come aveva salvato le sue preziose monete tenendole chiuse in bocca. Roba da matti,... non si può stare mai tranquilli..."
Non c'è più rispetto, che brutalità.
Non ci sono più mezze stagioni.
Niente più valori veri, niente più ambizione.
Non c'è più mancanza di religione.
Non c'è più rispetto. Non c'è più una lira.
Manca un senso di moralità.
È mancanza d'ignoranza. S'è perduto il seme.
Resta solo una gran fame...
Che tempi bui, che tempi bui, che mondo di bastardi.
Dai retta a noi, dai retta a noi, diventa ricco e parti.
Qui la vita è troppo tosta, tutti ladri e spie.
Troppa gente poco onesta, meglio andare via.
Non c'è più rispetto, te lo dice un Gatto.
Ai miei tempi tutti a lavorare.
Pochi Grilli per la testa. Poco o niente sesso.
Tutto proprio come adesso...
Che tempi bui, che tempi bui, ma che futuro incerto.
Dai retta a noi, dai retta a noi, diventa ricco e parti.
L'aria qui si è fatta brutta per la gente onesta
anche noi siamo alla frutta, meglio dire basta.
Che tempi bui, che tempi bui, che mondo di bastardi.
Dai retta a noi, dai retta a noi, diventa ricco e parti.
Che tempi bui, che tempi bui, che mondo di bastardi.
Dai retta a noi, dai retta a noi, diventa ricco e parti