Album: Amore dopo amore, tour dopo tour

Vedi com'è diverso ogni destino
sulla scacchiera dell'umanità
chi fa il pedone, chi fa la regina
che strano gioco è.
I più indifesi, sono sempre avanti
e gli è concesso solo un passo in più
i portaborse al fianco dei potenti
l'alfiere dietro al re.
L'anima ormai, è un peso in più.
Senza di lei, più agile tu.
Non serve il cuore, ma la strategia
che strano gioco è.
Io non ho imparato mai
certe regole le sai
l'innocenza mia colpevole
non fa calcoli, sfugge agli alibi
non c'è mano su di me
io sono fuori gioco
dimenticato là
ma non ho mai venduto
la tua... verità.
Chi fa la torre, parla da più in alto
ma dal binario suo non esce mai
facile stare sopra un parapetto
senza infangarsi mai.
Ogni ragazzo ha un cuore di cavallo
scarta di lato, cerca libertà
sempre ad un bivio, non puoi prevederlo
chissà che mossa fa, chissà... chissà...
Ecco quale è la sola via,
dare l'idea che la partita è già tua
anche un pedone può fermare un re,
mangiare, non farsi mangiare!
Scacco matto dipende da te
vita, non imparo mai
non ho regole lo sai
né coi bianchi, né coi neri ormai
sempre ai margini per difenderti
non c'è mano su di me
io corro ancora solo
fuori dal gioco c'è
un disperato amante,
in cerca di te.
Che strano gioco è... che strano gioco

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