(G. Togni/G. Morra)
Chiudo gli occhi dentro al letto,
cerco un posto dove stare:
è una spiaggia senza fine,
è impossibile dormire,
questa notte, che cos'è
un'altra volta te, un'altra volta te.

Provo a leggere il giornale,
ma vorrei solo parlare,
spengo la televisione,
mangio ancora un po' di pane
questa fame che cos'è:
un'altra volta te, un'altra volta te.

Perché così sto male
e non respiro più
l'ossigeno sei tu,
un tuffo dentro al cuore
vorrei soltanto dirti: scusa,
ritorna qui con me
un'altra volta te
(un'altra volta, un'altra volta, un'altra volta te)
un'altra volta te
(un'altra volta, un'altra volta, un'altra volta te).

Sulla strada provinciale,
alla luce dei lampioni
fermo per telefonare
nel silenzio più totale,
questa voce, che cos'è:
un'altra volta te
(un'altra volta, un'altra volta, un'altra volta te)
un'altra volta te
(un'altra volta, un'altra volta, un'altra volta te).

Al sorgere del sole
la luna non c'è più,
mi rimani solo tu,
è un tuffo dentro al cuore
vorrei soltanto dirti: scusa,
ritorna qui con me
un'altra volta te,
(un'altra volta, un'altra volta, un'altra volta te)
(un'altra volta, un'altra volta, un'altra volta te)
un'altra volta te,
(un'altra volta, un'altra volta, un'altra volta te)
un'altra volta te,
(un'altra volta, un'altra volta, un'altra volta te)
un'altra volta te,
(un'altra volta, un'altra volta, un'altra volta te)
un'altra volta te.

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