Non scordare l’origine ha un valore
Non dimenticare quel calore diffondi quel folklore
Non scordare abbiam gli stessi geni
Costumi e tradizioni io so da dove vieni!
Forse tu non sai ma tuo nonno combatteva la fame
Lavorava giorno e notte per portare a casa il pane
Tuo padre era un bambino il volto sporco di terra
Negli occhi l’innocenza era appena il dopoguerra
Una chitarra che suonava la radio sempre accesa
Una luce soffusa la casa illuminava
Profondo sud anni e anni or sono
In campagna a faticare in chiesa a chiedere perdono
Per le strade polvere poco asfalto
Dio guardava dall’alto la povertà messa in risalto
Famiglie numerose fiere e rumorose
Galere sempre piene per forza di cose
Cartoline a bianco e nero sopra un comodino
Sognando mille £ire al mese per cambiare 'sto destino
Io non c’ero ma 'sti fatti sono pezzi del mio cuore
Io proteggo e diffondo 'sto calore!
Non scordare l’origine ha un valore
Non dimenticare quel calore diffondi quel folklore
Non scordare abbiam gli stessi geni
Costumi e tradizioni io so da dove vieni!
Processioni madonne ricoperte d’oro massiccio
Illuminazioni colorate sul traliccio
Giovanotti in doppiopetto e mocassino
Vicende di un piccolo paesino faccende che ho vissuto da bambino
E adesso pure a me suonano strane
Ricordo odore di vino e noccioline americane
Un cane che abbaia fa da eco giù nei vicoli
Una massaia col rosario spera nei miracoli
Giù nell’osteria c'è chi grida e si urla
Tutti vogliono pagare offrire un giro a birra
Si parla dell’annata e il raccolto delle olive
Sconvolti dalla ondata delle pioggie cattive e nocive
Anche perchè l’unica risorsa
2 £ire nella borsa ma la vita va di corsa
Realtà dispersa ma non posso scordare
Diffondo 'sto calore è un pezzo del mio cuore!
Non scordare l’origine ha un valore
Non dimenticare quel calore diffondi quel folklore
Non scordare abbiam gli stessi geni
Costumi e tradizioni io so da dove vieni!
Panorami che rimangono montagne che non mutano
Generazioni nuove ma quelli occhi mai non cambiano
Inverni eterni passati nel viale a giocare
Pargoletti cresciuti sfamati a pane olio e sale
Non scordare quel rosso sulle guance
Il carbone che brucia e un forte aroma d’arance
Province su province pastori col fucile a tracollo
Falegnami calzolai martello e scalpello
Un gentiluomo col cappello bivacca nella piazza
Ossequi saluti ma se sgarri t’ammazza
Troppa fierezza il rispetto qui è legge
è la norma che vige e attecchisce sul gregge
Regole egregie riti secolari
Sapori del sud che attraversano mari
Ricordi le valigie di cartone quei treni pieni
Ecco non scordare ricorda tu da lì vieni!
Funky Cabaret! Non vogliono scordare!
Devon e Giga! Non vogliono scordare!
Luca Giurleo e Firù! Non vogliono scordare!
Riskin' Wordlwide! Non vuole scordare!
Lugi e Dj Marcio! Non vogliono scordare!
Angelino e Fightin' Soul! Non vuole scordare!
I Manetti Bros! Non vogliono scordare!
Next One Cannavò! Non vuole scordare!
Gate Keys e Gatekeepaz! Non vogliono scordare!
Gruff Josta e Pinzu! Non vogliono scordare!
Gopher D e il Salento! Non vogliono scordare!
Fritz Da Cat! Non vuole scordare!
La famiglia Cellamaro! Non vogliono scordare!
Enzo Aken! Non vuole scordare!
Il mio amico Giose! Non vuole scordare!
Chiunque abbia scordato! Non vuole scordare!
Non scordare l’origine ha un valore
Non dimenticare quel calore diffondi quel folklore
Non scordare abbiam gli stessi geni
Costumi e tradizioni io so da dove vieni!

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