Crescere è la malattia mortale della gioventù
Lo leggo sul soffitto bianco della mia stanza
Ci sono i miei pensieri che si leggono nel buio
La mente che somiglia ad una valle di velluto
Discese smottamenti risalite catastrofiche
Violenterò la bocca per costringerla all'oralità
La falsa morbidezza le costine del velluto
Mi rendo consapevole della maturità
E allora esco dalla depressione concava
Di quella valle di velluto paranoica
Umida viscida e bavosa
Voleva rubarmi la realtà
Niente
Non ho niente
Depressione Concava