Album: Percorsi di musica sghemba
E sapere che ci sono occhi che cercano
la luce
e mani tese e calci al vento e grida di terra e rabbia
e voci che ci chiamano
e noi
che non sappiamo ascoltare, non riusciamo a sentire
E curvarsi sulla nostra gente
soffiare fiato caldo sul loro cuore
facendo finta che lacrime e pioggia
si possano confondere
al sudore
E quando il fiume ha sentito
che il suo vestito di cemento, degrado, incurie,
inquinamento
si faceva troppo stretto ed è evaso spargendo intorno
la violenza del suo bisogno di fuga
il suo sangue di acqua veloce e melma avvolgente
ha invaso campagne e case
cose
come uno schiaffo tagliente dato a chi non ha colpe
e paga sempre per tutti
E sapere che ci sono le tue mani
che scavano nel fango dispensano dolcezza
si sporcano di luce
e quei tuoi occhi che del fango hanno il colore
e del desiderio un lontano
sapore
Socchiudi gli occhi la paura è passata la pioggia è finita
oggi è davvero
il primo giorno di una nuova
vita
E guardare le loro facce assenti
sui telegiornali
sugli aggiornamenti ci tranquillizzano sul futuro
indagheranno sul passato
ma del presente non sanno dirci niente
perchè il presente lo vivono con la coscienza di chi non è capace
di capire gli altri
di chi è molto abile predestinato preparato
a non ammettere mai
per nessun motivo di avere sbagliato
E venire a sapere
che ci sono sciacalli
e gente che lucra sulla disperazione
vorrei avere un paio di stivali di plastica verde
ed una scopa nuova di saggina
per spazzarli via
insieme al fango alla cronaca spettacolo alla sete di giustizia
alla fame di pietà
perchè non è della pietà di cui abbiamo bisogno
ma di non essere lasciati soli
perchè non è con la pietà che un incubo diventa un sogno
ma con la voglia di ricominciare
con la forza di ricominciare
Socchiudi gli occhi la paura è passata
la pioggia finalmente è finita
oggi è davvero
il primo giorno di una nuova vita