Vestiti, sto passando a prenderti ...
La notte, fatta solo quasi per dormire,
mi annoia più delle mie riflessioni …
Una lettera spedita per spedire,
lascia stare meglio un bel regalo e poi due passi indietro …
Ci spero solo fino a domani quindi ti chiuderei, tra quelle cose, come la fame come il temporale …

Come le favole dette male …
Ti potevi stare in silenzio …
Le chiese impongono l'ora, il sole non interessa a chi non ha esempio …

Piove di nuovo, sopra la testa di chi si innamora delle puttane …
Domani è il giorno dei santi, comprati i fiori, portati avanti.

Liberi …
Solo per miracolo …
Metti le scarpe, quelle belle per favore, voglio innamorarmi una volta, una volta ancora …

Dieci anime coinvolte in un abuso di ambizione, che a sentirsi in colpa,
non può schiacciarsi al vetro,
qui tutto crolla tranne noi e i cani, dovremmo estinguerci, lasciare il posto a cose migliori, come colori che esplodono …

Come la favole dette male …
Ti potevi stare un silenzio …
Le chiese impongono l'ora, il sole non interessa a chi non ha esempio …

Piove di nuovo, sopra la testa di chi si innamora delle puttane …
Domani è il giorno dei santi, portati i fiori, portati avanti.

Come le regole non ci regolano,
e la miseria non mette pace,
continueremo a chiamare casa, il posto che, non ci piace …

Come la tosse che a volte insegna,
e il contraccolpo ci vuol misura,
e la politica da condominio, servono tagli alla cultura,

Come la favole dette male …
Ti potevi stare in silenzio …
Le chiese impongono l'ora, il sole non interessa a chi non ha esempio …

Piove di nuovo, sopra la testa di chi si innamora delle puttane …
Domani è il giorno dei santi, portati i fiori, portati avanti.

(Grazie a Alessandro Unali per questo testo)

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