Non correre, reagisci
Prenditi ciò che è tuo,
combatti

Prenditi ciò che è tuo

La libertà è una statua, la novità detestata
La macchinetta che mi tatua,
un po’ tutto quello che mi capita
Prima di stare qui ,quelle mi mandavano
in bianco come il Papa
Ora lei mi incontra e spalanca gli occhi
come davanti a un’ammucchiata
Se cerchi una risposta, vedi la gente come si sposta
Ci sta chi prende parte,
io resto a prendere la mia parte
Chi ha il potere, al contrario di me e te è dietro alla tele
Disprezzi aspetta,
non correre loro c’hanno ciò che ci spetta

Non correre, reagisci
Prenditi ciò che è tuo,
combatti
Prenditi ciò che è tuo

Giovani leve, scrivo sempre Seven Eleven
Giovani leve nascoste,
come un professore che va a letto con le allieve
Dove stanno le nuove proposte,
intendo in politica mica i cantanti
Mentre pago le imposte
questi riempono buste con i contanti
Nel paese dei boss,
non sai quanti per venire pagherebbero oro
Dove lo straniero e la bella finiscono male,
è come negli horror
Voci spente tipo luci, prendi i soldi,
poi bruciali
Il tempo scorre, si perde il meglio,
come quando traduci

Non correre, reagisci
Prenditi ciò che è tuo,
combatti
Prenditi ciò che è tuo

Ore due del mattino
Occhi rossi come il vino
Lei manda un messaggio strano
Del tipo “Passo, non passo?” Che faccio io?
La chiamo “Ciao allora passi?”
Lei “No” - “Come mai a quest’ora in giro?”
Lei “Boh” - “Dove sei?” mi risponde “Nella hall
E se scendi a prendermi te la do”
Chiudo la porta, ascensore
Lei mi guarda, accensione
Apro gli occhi, mi risveglio alle due di notte
Solo in una pensione, e penso

Non correre, reagisci
Prenditi ciò che è tuo,
combatti
Prenditi ciò che è tuo
reagisci
prenditi ciò che è tuo
combatti
prenditi ciò che è tuo

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