(scena settima)
nella radura
una volta tornati sulla terraferma, quando tutto sembra tranquillo, un volo di libellule fruscianti sul canneto segna l'arrivo di Gora la serpe, antico nemico delle rane il serpente semina il terrore nel villaggio, finch? Pauro non l'uccide
cantastorie
Esce dall'acqua,
schiva le canne!
striscia, la melma che sguscia dai
bordi fangosi del letto del fiume
Gora che arriva,
vecchia signora,
grosso serpente che l'acqua di rosso colora
Sceglie la rana,
una ne prende,
unico pegno che gora pretende
Gira, poi
s'avvinghier?,
mentre il fuggire delle rane
Le far?
chiocciare d'un
lamento che tu non conosci
cantastorie e coro
volano
libellule
che odorano morte nell'aria:
cantastorie
viene gora,
il serpente
che si nutre delle rane
pauro, spezza
un ramo secco dalla punta aguzza
per salvare
il popolo che un tempo lo salv?
il serpente,
che si alza come un uomo, soffia,
gonfia il collo, pauro grida:
Pauro
io ti infilzer?!
cantastorie
spinge con forza,
le sfonda il ventre,
lei con la bocca che si difende
Fauci che apre
la bocca spalanca,
poi s'attorciglia, si strizza, arranca
Casca di fianco,
ora s'aggiusta,
la coda sbatte come una frusta
Fa come per mordere,
apre la bocca,
poi sbarra gli occhi, adesso ? morta
Una rana
ha gi? scoperto
il nido della grossa bestia,
Tutte quante
accorrono
per festeggiare con le uova
cantastorie e coro
Tuorli schizzano
schioccando nelle bocche delle rane
cantastorie
Un banchetto
che assicura
che non ci saranno eredi