Il suono delle sirene sbatte contro i muri ormai deboli,
e rimbalza, s’innalza, e discende sotto forma di incubo.
Qui non è più posto per noi, i nostri occhi vedono luce anche al buio,

che presagisce un’altra notte senza eroi.

Fuori da qui un uomo grida: “Rifugiatevi!”.
Ogni respiro preso e ridato sarà una voce che non dimentica.
Fuori da qui, l’orrore in prima pagina
di un mondo in una scatola nascosta sotto il letto di chi riesce a dormire.

Sopra le nostre vite in gabbia scoppiano le urla della città,
fame, freddo, miseria, mani sporche di odio e di cenere.
Qui nessuno ha più un’età, tutti siamo uguali nel volto e nel ricordo
del sacrificio di una notte senza eroi.

Fuori da qui un uomo grida: “Rifugiatevi!”.
Ogni respiro preso e ridato sarà una voce che non dimentica.
Fuori da qui, l’orrore in prima pagina
di un mondo in una scatola nascosta sotto il letto di chi riesce a dormire.


Fuori da qui un uomo grida: “Rifugiatevi!”.
Ogni respiro preso e ridato sarà una voce che non dimentica.
Fuori da qui, l’orrore in prima pagina
di un mondo in una scatola nascosta sotto il letto di chi riesce a dormire.

(Grazie a LeManiOnStage per questo testo)

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