Non è la solitudine che ti fa godere.
Non è l’immagine di un dio che ti fa stare bene.
Ma è l’attesa prima di un grande salto

che ti fa sentire della vita anche il più piccolo odore.
Non è la soglia del dolore che ti rende umano.
O forse pensi che il suo sapore non sia del tutto estraneo?
Ma è decidere se vale più quel passo o rimanere,
che ti fa capire dell’Amore anche il più stupido errore.

Non è lo sguardo rivolto in basso che ti fa andare avanti.
Non è chiudendo gli occhi che tieni i tuoi incubi lontani.
Ma è lavando via lo sporco dalla pelle,
che puoi capire quanto brucia un raggio di sole.

Tempo c’è, e tempo ci sarà.
Ma quanto tempo è passato dall’ultima volta che ho dato valore al tempo,
e adesso non riesco
a seguirlo come un cane segue il suo padrone, anche se è un pazzo.

… nobili vertigini graffiano la schiena, iniettando instabilità.
Come vampiri sazi, all’alba di un nuovo giorno…

Tempo c’è, e tempo ci sarà.
Ma quanto tempo è passato dall’ultima volta che ho dato valore al tempo,
e adesso non riesco
a seguirlo come un cane segue il suo padrone, anche se è un pazzo.

Tempo c’è, e tempo ci sarà.
Ma quanto tempo è passato dall’ultima volta che ho dato valore al tempo,
e adesso non riesco
a seguirlo come un cane segue il suo padrone, anche se è un pazzo.


(Grazie a LeManiOnStage per questo testo)

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