Il fiume nasce da una madre generosa
Una sorgente dolce e pura
Tra montagne solitarie e silenziose

Che si incontrano con dio.

Attraversando i deserti dell'oriente
E sconfinate praterie
Da mille anni come il vento vagabondo
Non si è fermato mai

Ha conosciuto l'innocenza dei bambini
Il dolore e la pietà

Il fiume accoglie villaggi e città
Sulle sponde più sicure
In quella terra profumata e misteriosa
Dove la gente va a morire

E come polvere si perde più lontano
In quell'antica immensità

Madre mia, madre mia
Dolce acqua limpida
Sento ancora il sapore
Della tua libertà.

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