Из альбома: Musiche ribelli
Anna ha 18 anni e si sente tanto sola
ha la faccia triste e non dice una parola
tanto è sicura che nessuno capirebbe
e anche se capisse di certo la tradirebbe.
E la sera in camera prima di dormire
legge di amori e di tutte le avventure
dentro nei libri che qualcun altro scrive
che sogna la notte, ma di giorno poi non vive.
E ascolta la sua cara radio per sentire
un po' di buon senso e voci piene di calore
e le strofe languide di tutti quei cantanti
con le facce da bambini e con i loro cuori infranti.
Ma da qualche tempo
è difficile scappare, c'è qualcosa nell'aria
che non si può ignorare
è dolce, ma forte e non ti molla mai
è un'onda che cresce e ti segue ovunque vai.
È la musica, è la musica ribelle
che ti vibra nelle ossa
che ti entra nella pelle
che ti dice di uscire
che ti urla di cambiare
di mollare le menate
e di metterti a lottare.
Marco di dischi
lui fa la collezione e conosce a memoria
ogni nuova formazione
e intanto sogna di andare in California
o alle porte del cosmo che stanno su in Germania.
E dice: "qui da noi, in fondo, la musica non è male,
quello che non reggo sono solo le parole".
Ma poi le ritrova ogni volta che va fuori
dentro ai manifesti o scritte sopra i muri.
E' la musica, è la musica ribelle
che ti vibra nelle ossa
che ti entra nella pelle
che ti dice di uscire
che ti urla di cambiare
di mollare le menate
e di metterti a lottare.