L'ultimo ballo, fra le tue braccia,
Poi la tua guancia, prende fuoco,
E mi piaci perché sembri un'arancia,

La notte chiara, l'eco di un disco,
Devo affogarmi dentro le tue proposte,
Ma perché non insisti,

Ti sparo in faccia,
Per chi mi hai preso,
Abbassi gli occhi e farfugli un scusa,
Come un ladro sorpreso,
Tu non lo sai, ma mi fai tenerezza,
Ed il mio schiaffo non capisci voleva diventare carezza,

Io scendo e tu mi seguirai,
Tanto qui senza di me ma che ci fai,
Mi volto, strano, non ci sei,
O la macchina ti si è fermata,
O ti sbagli credi che è finita,
O un amico ti ha incastrato,
O forse, una ragazza che ci sta,
Che peccato che non sono quella la,

Abituata alla tua corte spietata,
Io non credevo di sentir la mancanza di una mano impacciata,
Sento dei passi
E se quello tu fossi,
Mi aggiusto i capelli,
E automaticamente mi preparo i discorsi,

Io scendo e tu mi seguirai,
Tanto qui senza di me ma che ci fai,
Mi volto, strano, non ci sei,
O la macchina ti si è fermata,
O ti sbagli credi che è finita,
O un amico ti ha incastrato,
O forse, una ragazza che ci sta,
Che peccato che non sono quella la…


(Grazie ad Alessandra per questo testo)

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