( M. Mastrangelo - M. Conidi)

Guardati quanto sei bella

chissà che cosa c'entri tu
con uno come me
tu col tuo passo così elegante
io che non vado d'accordo con niente
neanche con me...

Giuro mi sembri una stella
che brilla là in alto, a trecento galassie
lontano da me
poi butti uno sguardo qua sotto
ed accendi un puntino
beh quello sono io
che guardo te...

Ma che cos'è
che condiziona il tuo cuore
verso di me
seduto lì ad aspettare

Seduto ad aspettare chissà che cosa
forse una rosa che mi punga la mano
e poi mi sveglierà
l'alba di un giorno sereno, il ritardo di un treno
o la neve che cade d'agosto
magari in città

Piccola stella mia
ricorda sempre il mio nome
Non lo buttare via...se vuoi

E tu quante volte ancora
sei la spina che addolora
quante volte basta un niente
che ritorni nella mente
Anche quando tocco il fondo
è perché ti sto pensando
Forse vista di profilo ma...
in ogni cosa rassomigli a me

Così m'inseguo da solo
tra presente e passato
come un tronco che va alla deriva
ma la riva dov'è?
Me ne accorgo al mattino
quando mi sveglio senza occhi
e rovescio i miei drammi d'amore
insieme al caffè...
Prova a farmi la barba
ma la lama non taglia
a vedermi così non mi vorrebbe nemmeno Gesù...
Tu che infondo mi ami
ma se ti tocco già tremi
hai paura di me
non mi riconosci più

Ma che cos'è
perché mi gridi sul cuore
dimmi perché
tutto ha cambiato colore

E tu quante volte ancora
nei momenti tuoi più veri
come il cuore di una radio
telecomandi i miei pensieri
E mi sposti le frequenze
mi concedi due carezze
sarà un fatto di apparenze ma...
rassomigli a me

Dimmi perché...
...io rassomiglio a te.

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