Senza lana, senza lino sei tu
taffetà soffice al tatto, ruvido
pelle senza concia, sconcia e deja vu

sole tra i capelli, isole.
Sei tu, sei tu, sei un rosso nobile.
Sei tu, sei tu cotone mobile.
Lenza senza amo, senza esca tu
rete senza pesca, filo languido
Sei tu, sei tu, sei un grigio pallido
Sei tu, sei tu di un bianco callido
E non c'è niente da dire
non c'è niente di usuale
semplicemente sottile e casuale
perché più teatrale
più sacro e più banale
perché è più letale
dell'amore regolare.
Stoppa, gialla, malva , marna, madido
sorte sorta senza calma, ispido.
Sei tu, sei tu, tremore lucido
Sei tu, sei tu, sei sogno ludico
E non c'è niente da dire
non c'è niente di usuale
ferocemente sottile e casuale
perché più teatrale
più sacro, sacrificale
perché è più letale
dell'amore.
E non c'è niente da dire
non c'è niente del mare
semplicemente
dell'amore
regolare.

(Grazie a Daniele per questo testo)

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