Avessi artigli come un gatto o meglio come un leone
Io potrei finalmente lasciare un segno su di te
Ma tu sei vento sei un maestrale

Tu mi soffi via lontano e io falco io gabbiano
Senza più traiettorie
Non volo, ma cado
Verso acque un pó più scure
Negli abissi immaginati da bambina
Quando ero un pesce che nuotava libero

Poi dalle acque risalire fino al centro del deserto
Che ricopre il tuo cuore di serpente di scorpione
Il veleno paralizza la mia forza di elefante
La memoria lascia il posto alla notte notte e poi
Abbaiare, ululare
E guarire come un lupo che si lecca le ferite e poi
Solitario lascia il branco per un posto nuovo

Essere l'orizzonte che divide la terra e il cielo
O uno squarcio di luce che guarda l'alba fino al tramonto
Cadere giù come pioggia fino a confondersi nel mare
E passata la tempesta ricominciare a navigare

Avere artigli come un gatto o meglio come un leone
Per poter finalmente lasciare un segno su di te
Ma tu sei vento sei un maestrale
Tu mi soffi via lontano
E io falco io gabbiano
Senza più traiettorie non volo,
ma cado

(Grazie a Elisabetta per questo testo)

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