(di Mario Castelnuovo)

Non mollerò

m'hai colpito di striscio e di fortuna
caduto? No, scivolato semmai...
sparito, via, via dagli occhi...
ben oltre la tribuna,
volato via, per non vedere più lacrime...

Non mollerò,
il pugilato è tutta la mia vita
quando l'arbitro ha iniziato a contare
ho alzato il viso verso il punto
in cui credo sia contenuta
la vita eterna, e ho cominciato a ridere
E ho scoperto che il sangue c'ha l'odore
dell'infanzia di un uomo,
acqua calda e miele,
di quando a casa
aspettavano il dottore e
si rifacevano i letti,
e odoravano di biancheria

Non mollerò,
intervistami adesso, se hai coraggio
se sei un uomo libero,
ora ho più cose da dire
ora che non ci sono luci
sul mio senso regale del disagio
ora ti dimenticherai di me ogni giorno
ti dimenticharsi di me, si,
ogni giorno...

(Grazie a Luigi per questo testo)

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