Giulietta, son io,
Io, non mi vedi?
Io che non piango più
Io che t’imploro,
Io che vegno a cader morto ai tuoi piedi
Perché beato e disperato
Moro senza di te, anima mia.
Così Giulietta.
Ma le fredde mani
or sui capelli tuoi,
Voglio posare il cuor sopra
il tuo cuore
E la bocca che il pianto ha lacerato
Vuol la tua bocca amore.
Ah! Come, dimmi, ti potro invocare,
Con quale nome più soave santo?
Ah! Comme, dimmi, ti saprò destare,
Con qual grito,
Con qual dolce pianto,
Con quale ardente bacio,
Anima mia?
Giulietta mia! Oh!
Morta! Morta! Morta!
Dannanto me!
Son io, Romeo… oime!

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