(testo e musica di M. Bubola)

Spalledolci non cercò di svegliare la cometa

quando volle seguire la storia

era un santo coi piedi puliti o un pazzo dalle mani bucate
tuttavia rispettava le fate

Ma i bambini sanno sparare bene
e i vecchi li seguono nella mira
Spalledolci era un «frutto della colpa»
ma non si poteva mangiare

E così nella foresta non trovò più emozioni
era stanco di vincere la noia

Fra i suoi semplici «dove sono?» e i tuoi strani «come stai?»
preferiva il «non ci giurerei!»

ma i bambini sanno ammazzare bene
specialmente quando sei ubriaco
Spalledolci era una «testa d'uovo»
ma non sapeva baciare

consumava i suoi dolori profanando marmellata
sottraendo il dito alla piaga

annusava il vento per ore ed era sicuro di giurare
che qualcosa succedeva verso Est
Ma i bambini sanno sparare bene...

Spalledolci era un re grande e grosso come te
ma insicuro e sparasentenze

Con due spicchi di pietà e tre metri di perdono
puoi comprarti il suo abito buono
Ma i bambini sanno ammazzare bene...

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